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In molti decidono di trascorrere una breve gita fuori porta in compagnia di amici, familiari o, come ormai accade da qualche anno, da soli in tutta libertà. Anche se una giornata può sembrare poca, penso che ti possa essere utile una guida per visitare Pisticci e le sue perle nascoste.
Arrivando a Pisticci di mattina, ti consiglio di parcheggiare nelle vicinanze di piazza Plebiscito (o piazza San Rocco, come viene quotidianamente chiamata dai pisticcesi) dove ci sono dei posteggi a pagamento e gratuiti. Una soluzione al parcheggio auto può essere rappresentata dalla presenza del parcheggio multipiano situato a circa 300 metri dalla piazza. Piazza San Rocco rappresenta la porta d’ingresso del centro storico di Pisticci poiché ti introduce nei rioni storici del Dirupo e della Terravecchia.
Dopo una breve sosta al Genesi Bar per gustare un buon caffè o un croissant caldo e fragrante, ti consiglio di salire lungo via Buozzi e seguire le indicazioni per raggiungere la parte più alta del rione Terravecchia, e più precisamente la Chiesa Madre. In questo tratto di strada costeggerai sulla destra Palazzo Rogges, uno dei palazzi nobiliari di un tempo, attraverserai un arco che ti condurrà, subito dopo, ad incrociare la Torre Bruni e di conseguenza il maestoso edificio della Chiesa Madre, la cui visita è d’obbligo. La Chiesa Madre custodisce la “Campana delle calamità“, utilizzata nei giorni successivi al tragico evento della notte di Sant’Apollonia per richiamare l’attenzione delle comunità che abitavano i territori prospicienti a quello pisticcese. È detta “delle calamità” perché serviva anche a richiamare dentro le mura del vecchio borgo la popolazione in caso di pericolo. Fungeva da segnale di allarme ed aveva un suono distintivo.

La campana usata per lanciare l’allarme nei territori circostanti l’abitato di Pisticci
Dinanzi alla chiesa dedicata ai Santi Pietro e Paolo ti ritroverai in piazza XI febbraio e potrai godere di una vista mozzafiato sul rione Dirupo e sugli archi della Loggia Lapadula che sostengono via Franchi e il versante sud del rione antico. I ruderi del Castello Normanno meritano certamente una visita: quindi, incamminati lungo via Franchi e, prima di arrivare al castello, fermati ed entra nella bottega artigiana di ceramiche di Felterino Onorati e Annamaria Pagliei, dove avrai la possibilità di acquistare dei souvenir, da portare via o regalare, ed altre splendide realizzazioni.

Affaccio belvedere piazza XI febbraio – Rione Terravecchia
Nelle vicinanze del castello devi assolutamente vedere l’Arco di san Martino, unica porta di accesso al centro storico ancora esistente. Non dimenticare di affacciarti al belvedere che si trova alle spalle dei ruderi del castello perchè, la vista panoramica sulla valle del fiume Cavone, ti permetterà di perderti nello scenario meraviglioso dei Calanchi di Pisticci e scorgere numerosi paesi lucani come Craco, Stigliano, Montalbano Jonico, Colobraro e Rotondella.
Ritornando nei pressi della Chiesa Madre, è possibile visitare il Museo Galleria, nel quale sono custodite le opere su Pisticci e il suo territorio realizzate da artisti locali. Al suo interno è presente il vestito della pacchiana di Pisticci, costume popolare tipico femminile e simbolo inconfutabile e caratterizzante del Comune di Pisticci.

Scorcio della Chiesa Madre e del rione Terravecchia
Dove mangiare a Pisticci?
A questo punto, tra una foto panoramica ed un selfie, si è fatta ora di pranzo. Percorrendo la stessa strada che hai fatto per salire in Terravecchia, raggiungi piazza San Rocco e svolta subito a destra in via Risorgimento scendendo gli scalini che ti condurranno nel rione Dirupo. A metà scalinata, sulla destra, Beniamino Laurenza del ristorante L’Incontro ti accoglierà e ti farà degustare i piatti tipici della tradizione pisticcese: dai tagliolini con i ceci alle fave con le cicorie, dai peperoni cruschi fritti in olio extravergine di oliva al salame di maiale paesano arrostito: tutto molto delizioso.
Dopo pranzo si sa, con la pancia piena risulta meno agevole muoversi a piedi, ma nessun problema perchè la strada è in discesa e la visita può proseguire tranquillamente addentrandosi nei caratteristici vicoli del rione Dirupo. Il consiglio spassionato che ti do è quello di dedicare almeno un’oretta alla visita dei vicoletti e di perderti letteralmente tra essi: potrai ascoltare i discorsi dei signori anziani o farti inebriare dal profumo delle zucchine fritte preparate dalla nonnina sull’uscio di casa. Il saluto all’anziano seduto con la sedia davanti casa è d’obbligo!

Uno dei vicoli del rione storico del Dirupo
Procedi con la tua camminata verso sud-ovest e raggiungi la Chiesa dell’Immacolata Concezione, un prezioso gioiello incastonato nel rione, un tempo conosciuta come Santë Giuannë perché era dedicata al culto di San Giovanni evangelista. Dal terrazzo antistante è possibile scorgere il bellissimo panorama della valle e avere una panoramica su rione Dirupo, Terravecchia e rione Tredici. Effetto wow assicurato. All’imbrunire, molto probabilmente, è il luogo più bello di Pisticci dove sedersi ad una panchina e godersi il momento in pace e tranquillità.
Con questa carrellata di cose da vedere e fare a Pisticci in un giorno, ti ringrazio per essere arrivato fin qui nella lettura e spero che tu possa visitare Pisticci quanto prima.
Vuoi rimanere a dormire a Pisticci?
Ti consiglio i migliori posti: vai QUI.
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