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Descrizione
La torre dell'Accio è quanto rimane di un borgo difeso da mura costruito in epoca normanna (X sec d.C.). Tale insediamento, qualche secolo dopo, nel 1277 contava 35 famiglie (circa 175 abitanti) e solo nel 1447 non esisteva già più.
È situata sulla storica vallata del fiume Basento e la sua costruzione fu avviata dal decreto, emanato nel 1568, da Filippo Dragone (Governatore della provincia di Basilicata) per contrastare le invasioni dei turchi e saraceni del XVI secolo sulle coste joniche lucane.
Nel XVI secolo la torre dell'Accio doveva essere ancora in ottimo stato, tanto che fu inserita all'interno di quella rete di torri, costiere e non, idealizzata dai vicerè spagnoli per il controllo del territorio e la difesa dello stesso contro le incursioni dei pirati saraceni che, da abili naviganti quali erano, sapevano risalire i fiumi per depredare anche gli insediamenti dell'entroterra. Forse risalgono a questo periodo le "aggiunte" realizzate in sommità con mattoni rossi (modalità costruttiva che si discosta da quella dei livelli sottostanti le cui mura sono in pietra).
Una cartografia doganale disegnata da Cola Francesco Chiarito, datata 1589, raffigura la torre ancora in buone condizioni.
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