- Accessibile
- Visitabile
- Ingresso libero
Descrizione
Situata in Piazza Umberto I, la chiesa di Sant’Antonio fu fondata dal Duca Antonio Tristano. Faceva parte dello stesso complesso edilizio il Convento abitato dai Padri Osservanti. Successivamente, passò nelle mani dei Padri Riformati che diedero al Convento una nuova organizzazione (33 celle per 22 frati al I piano; al pian terreno cucina e ripostigli e un orto all’esterno).
Nella seconda metà dell'800 lo stato confiscò l’intero immobile. Da quel momento in poi, la chiesa fu utilizzata per scopi mondani, dalle feste civili alle elezioni politiche con il consenso dei Sacerdoti.
La situazione cambiò notevolmente nel 1910 in occasione di una visita del Vescovo di Matera, Don Antonio Pecci, che condannò duramente l’atteggiamento profano dei sacerdoti e minacciò di dissacrare il tempio. Nel 1948 la chiesa fu affidata a Don Paolo D’Alessandro che si occupò dei lavori di restauro.
Originariamente la chiesa era costituita da una navata centrale e da una più piccola a destra. La navata di sinistra è stata realizzata nel XVIII secolo. Sono presenti molti altari; sulle colonne centrali sono affrescate immagini di Santi e Sante francescani; nella lunetta centrale è presente un grande affresco con la rappresentazione dei 40 martiri di Otranto. Sicuramente, il quadro della Vergine Immacolata, dietro l’altare, rappresenta l’opera di maggior pregio della chiesa. Sul portone principale si può vedere lo stemma francescano in marmo e su quello secondario lo stemma gentilizio della famiglia dei Cardenas.
Gli ambienti del convento sono adibiti ad uffici della pubblica amministrazione al primo piano, e a pian terreno ad associazioni. Il lato orientale ospita l’asilo Bianca Fiora, gestito dalle suore della Provvidenza.