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6 Giugno 2025Nel cuore della Basilicata, Pisticci si adagia su una collina che domina la valle del Basento, regalando scorci mozzafiato fatti di vicoli silenziosi, case bianche accostate le une alle altre e un’atmosfera senza tempo. Dall’altra parte dell’Europa, in Spagna, e più precisamente in Andalusia, Arcos de la Frontera si erge fiera su un promontorio roccioso che sovrasta il fiume Guadalete e fa parte di quella miriade di borghi conosciuti con il nome di Los Pueblos Blancos, proprio per il colore bianco predominante del loro abitato: anche qui, un intreccio di viuzze strette, edifici candidi e chiese arroccate raccontano di un passato millenario.
A un primo sguardo, i due borghi sembrano l’uno il riflesso dell’altro: Pisticci, con il suo iconico rione Dirupo, colpisce per le sue casette bianche con tetti rossi in terracotta che si rincorrono ordinate lungo la collina. Arcos, invece, si presenta come una cascata di edifici bianchi che sembrano aggrapparsi alle pareti della roccia, protetti da antiche mura e torri di origine araba.
Entrambi i paesi vantano un’urbanistica affascinante e complessa: un labirinto di vicoli stretti, archi, piazzette nascoste e belvedere naturali che aprono lo sguardo su vallate fertili e orizzonti lontani. Camminare per le loro strade significa perdersi in un viaggio fatto di luce, silenzio e storia.

Vista panoramica di Arcos de la Frontera
Pisticci affonda le sue radici nell’antichità: fu insediamento enotrio, greco e poi romano, prima di diventare un importante centro agricolo durante il Medioevo. Il rione Dirupo, oggi uno dei simboli del paese, fu costruito dopo la frana del 1688, con un disegno urbano unico nel suo genere. Arcos de la Frontera, invece, ha una storia segnata dalle dominazioni moresche: il suo nome completo risale al periodo della “Reconquista“, quando divenne una delle “frontiere” tra il mondo cristiano e quello musulmano. La sua anima andalusa è intrisa di influenze arabe e cristiane che convivono nell’architettura, nei sapori e nelle tradizioni locali.

Scorci di Arcos de la Frontera
Sia Pisticci che Arcos si prestano a una scoperta lenta, fatta di passeggiate, incontri con gli abitanti, visite a botteghe artigiane e soste panoramiche. In entrambi i borghi il bianco domina e riflette la luce in modo poetico, creando atmosfere rarefatte, quasi metafisiche, che invitano alla contemplazione. In un’epoca in cui si cerca l’autenticità nei luoghi, Pisticci e Arcos de la Frontera rappresentano due destinazioni sorelle: simili nella forma, ma uniche nel cuore. Due borghi che, pur appartenendo a culture diverse, parlano lo stesso linguaggio di bellezza, storia e armonia con il paesaggio.
Noi di Visit Pisticci invitiamo i viaggiatori a scoprire queste affinità sorprendenti: perché, a volte, le meraviglie del mondo si assomigliano… anche quando parlano lingue diverse.

Edifici nel centro storico di Arcos de la Frontera / 1

Edifici nel centro storico di Arcos de la Frontera / 2