
Dove dormire a Pisticci? Consigli utili per scegliere la struttura adatta alla tua vacanza in Basilicata
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1 Giugno 2022Nella giornata di domenica 29 maggio, abbiamo effettuato un’interessante escursione lungo il sentiero naturalistico che conduce in cima a Serra Montefinese, nel territorio a nord-ovest dall’abitato di Pisticci, con l’obiettivo di raggiungere la Chiesa dello Spirito Santo, uno dei luoghi oggetto di pellegrinaggio dai fedeli di tutto il mondo.

Pietro Favale dell’ASD I Briganti dei Calanchi e gli uomini della Guardia Equestre Ambientale Nazionale
La passeggiata è stata allietata dalla presenza di un nutrito gruppo di cavalieri e cavalli dell’associazione sportiva dilettantistica “I Briganti dei Calanchi“, coordinati da Pietro Favale, e da Francesco Radesca di Wild Pisticci che, in qualità di profondo conoscitore di quest’area calanchiva di Pisticci, ci ha fornito utili spunti circa le rovine incrociate lungo il percorso in salita fino alla parte alta della Serra. Con noi anche una pattuglia del G.E.A.N. Guardia Equestre Ambientale Nazionale.

Cavalli e cavalieri in sosta tra i calanchi di Pisticci
Infatti, lungo il tracciato battuto abbiamo potuto notare le rovine di una struttura artificiale composta da pietre sedimentarie lavorate, che non si trovano in loco ma che sicuramente sono state prelevate altrove, con buona probabilità da un sito di produzione nel territorio di Pomarico, comune lucano a qualche chilometro da Pisticci. Questa costruzione è stata oggetto di scavi archeologici da parte dell’Università di Milano nel 2001. A pochi metri da essa vi è un pozzo che serviva per l’approvvigionamento dell’acqua oppure come “neviera“, luogo in cui conservare la neve più a lungo possibile.

I ruderi della torretta semicircolare lungo il pendio di Serra Montefinese
Percorrendo il sentiero di Serra Montefinese, a qualche centinaio di metri dalle prime rovine, all’improvviso ci siamo trovati davanti i ruderi di una struttura semicircolare che lascia pensare ad una torretta di avvistamento o difesa poichè eretta in un punto strategico in cui è possibile controllare sia la valle del fiume Basento che quella del fiume Cavone.

Il paesaggio mozzafiato dei Calanchi di Pisticci
La sorpresa più bella, però, ce l’ha regalata la vista della Chiesa dello Spirito Santo, o della Santissima Trinità, arroccata in cima alla collina e che, dopo un lungo tragitto in salita con la stanchezza che si è fatta sentire, è sembrata quasi un miraggio. Appena giunti al suo cospetto, siamo stati subito colti da un’atmosfera suggestiva: la natura, il vento ed il silenzio ci hanno conquistati e rapiti letteralmente. La chiesa è stata costruita nel 1966 sui resti di un’altra struttura preesistente, di difficile datazione, da Assunta Maria Carmela D’Ercole che, con tenace determinazione, riuscì nella sua opera insieme ai coniugi Borraccia, proprietari del sito.

Esterno e interno della Chiesa dello Spirito Santo a Serra Montefinese
Lo stile è molto semplice. Al suo interno, un altare sobrio la adorna insieme ad alcune suppellettili e ad un dipinto di Francesco Pentasuglia datato 1959. Nella stanza alle spalle dell’altare, probabilmente utilizzata dalla signora D’Ercole come giaciglio per dormire, vi è un banchetto con un raccoglitore contenente centinaia di preghiere, dediche, pensieri, fotografie donati dai pellegrini in visita alla chiesa. A qualche metro dall’edificio, vi è una croce in cotto sul pavimento posto al di sopra di una cripta, alla quale si accede dal fossato sottostante, che forse fu utilizzata come tomba dell’anziana signora morta nel 1989 prima di essere portata via.
Di seguito trovi il video riassunto dell’escursione a piedi e a cavallo a Serra Montefinese.
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